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L’estate è alle porte e con l’arrivo di un bebè in famiglia il vivere le vacanze al mare non sarà più come prima. Cambiano i ritmi, l’equilibrio delle giornate e la gestione della nanna in un ambiente diverso sarà molto differente. Per non trasformare le tanto sognate vacanze in una estenuante maratona di notti insonni per tutta la famiglia, continua a leggere questo articolo. Affronteremo l’argomento neonato al mare, quali accessori possono tornarci utili per una nanna serena a prova di estate.
Sappiamo benissimo che il mare offre benefici per la salute dei più piccoli ma può comportare alcune difficoltà con il sonno. In particolar modo quando il loro ritmo sonno veglia deve mostrarsi, apparire e consolidarsi.
Alla vigilia delle partenze per le vacanze il dubbio di qualsiasi genitore è capire come gestire il sonno del proprio neonato. Dormirà? Sarà tranquillo? Avrà caldo o l’albergo in cui soggiorneremo sarà accogliente?
Quando si tratta di far dormire il proprio bebè in un ambiente nuovo oltre che in situazioni differenti dalla solita routine, risulta normale porsi dei dubbi. Prima di procedere su come gestire il momento della nanna facciamo un piccolo passo indietro.
Qualsiasi sia la tipologia di vacanza, mare o montagna, prima di tutto non deve essere un obbligo per nessun genitore. E in particolare per te mamma.
Essere serene è il primo regalo che farai a te stessa. Affrontare un viaggio, la preparazione delle valigie e lo scandire delle giornate in un ambiente diverso può essere stancante. Se non te la senti di partire sappi che non sei in difetto.
Sarà per un altra volta, un altro anno e un’altra estate. Mamma serena, bimbo sereno anche senza fare le valigie.
I pediatri sono concordi nell’affermare che il mare è un toccasana per i bambini. Il sole ha numerosi effetti sulla salute dei più piccoli indipendentemente dall’età anagrafica.
Tuttavia esiste un momento specifico per portare il proprio neonato al mare? Sarai concorde con me che quando si tratta di bambini in particolar modo quando sono veramente piccoli, bisogna sempre usare un pizzico di buon senso. Prima di prenotare e partire il mio consiglio è di consultarsi con il proprio pediatra, il quale saprà consigliare in base alla vostra storia personale.
Una volta che il pediatra da il via libera per una vacanza al mare con il proprio bebè è bene prestare attenzione ad alcune condizioni.
La prima fondamentale regola riguarda l’orario evitando di uscire nelle ore più calde quando i raggi ultravioletti sono più forti. La media stagionale fissa questi orario intorno alle ore 10 fino alle ore 17 circa ed è bene sottolineare che questa regola vale anche per l’ombra. Sfatando il credere popolare che sotto l’ombrellone sia tutto concesso.
Certo in spiaggia si sta meglio, il vento rinfresca nelle giornate più calde e all’ombra appare più facile riposarsi. Tuttavia al di sotto dei 2 anni i bambini hanno una scarsa produzione di melanina pigmento che protegge la pelle dal sole. Una mancanza di difese che, associata alla mancanza di una termoregolazione dei neonati, risulta essere molto pericolosa per la loro salute.
L’ideale sarebbe non portare i neonati al mare, in spiaggia o a fare una passeggiata nelle ore centrali preferendo sempre le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio.
Il sole è un vero e proprio toccasana per la nostra salute. Stimolando la produzione di vitamina D il sistema immunitario viene rinforzato e con l’assorbimento del calcio, le ossa si irrobustiscono. E non solo.
Ecco un breve elenco dei benefici che il sole, il mare e le giornate all’esterno producono sui bambini:
Se da un lato fare scorta di vitamina D e di iodio può portare come abbiamo osservato ad innumerevoli benefici ai nostri bebè è bene sottolineare come una quantità eccessiva di questi elementi possa divenire un interferente per il sonno.
Certamente è soggettivo e in particolar modo sono situazioni che coinvolgono principalmente i bambini più grandi, i quali possono avere maggiori difficoltà nell’addormentarsi, una estrema eccitazione ed energia vitale. Conseguentemente i pisolini pomeridiani possono saltare, i risvegli notturni aumentare e sfasare l’abituale ritmo sonno veglia.
Prima di procedere con alcuni consigli per aiutare il tuo piccolo a fare la nanna al mare è bene sottolineare che alcune settimane di vacanza non sono sufficienti per acquisire nuove abitudini o modificare routine già consolidate (quali sono i segnali di sonno in un bambino).
Sappiamo che ai bambini piace avere il controllo degli avvenimenti per poter affrontare serenamente qualsiasi situazione. Probabilmente i primi giorni di vacanza saranno più agitati, faticheranno ad addormentarsi. In fin dei conti avranno bisogno di rielaborare tante nuove informazioni. Un ambiente nuovo, volti e facce sconosciute sono un bel pacchetto da elaborare per i nostri piccoli. Occorreranno un paio di giorni di assestamento.
Il mio consiglio è mantenere il più possibile le abitudini acquisite a casa nei primi mesi ricreando il più possibile gli spazi dell’ambiente già conosciuto.
Ecco alcuni consigli per una nanna serena al mare:
Un buon alleato per la nanna di un neonato che risponde al bisogno di contatto primario in vacanza come a casa, può essere l’utilizzo del babywearing. I benefici del contatto pelle a pelle sono dimostrati da moltissimi studi scientifici ed oltre essere raccomandato fin da subito dopo il parto, diviene molto utile per calmare il proprio bebè.
La partenza per il mare con il nostro bambino potrà apparire uno scombussolamento dei ritmi e delle abitudini acquisite nella quotidianità di casa ma seguendo alcuni piccoli accorgimenti diventerà tutto più semplice. Sentirsi spaesati, non pronti per una vacanza con il proprio bebè è assolutamente normale ed è per questo che esiste un luogo dove puoi confrontarti, Membership Alma dolcenanna.