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Il primo incontro con il nido è un momento delicato per tutti i bambini e un cambiamento che desta enormi preoccupazioni ai genitori. Un processo complesso in cui i bisogni dei più piccoli necessitano di essere riconosciuti, valorizzati e rispettati. A partire dalla nanna.
Come aiutare il nostro piccolo a vivere bene questa nuova esperienza? Ecco alcuni consigli per gestire la nanna al nido con serenità.
Sarà pronto al distacco? Riuscirà a dormire sereno? L’ingresso al nido rappresenta un enorme cambiamento per i più piccoli e per molti bimbi il primo vero distacco dalla figura di attaccamento primario. Una situazione che potrebbe causare timori e emozioni, sensazioni che necessitano di tempo per essere elaborate.
Addormentarsi in un ambiente nuovo richiede un atto di fiducia non indifferente per un bambino. Lasciarsi andare, passando dalla fase di veglia al sonno in un battito di ciglia, significa affidarsi completamente agli altri.
Le linee guida promosse dal Ministero dell’Istruzione e del Merito consigliano fin dal primo giorno di ingresso al nido, di non avere nessuna fretta evitando inutili forzature. I più piccoli diventano così protagonisti attivi insieme a mamma, papà, il gruppo dei pari e il personale educativo.
Per tale motivo negli ultimi anni il concetto di inserimento al nido è stato sostituito con il termine di ambientamento.
L’asilo nido o scuola dell’infanzia è un luogo dove è possibile giocare, esplorare, crescere e sviluppare nuove conoscenze, affetti e legami. A volte in piccoli gruppi omogenei e in altre occasioni in un cerchio più ampio di compagni con età tra loro differenti.
Una routine giornaliera ben strutturata inserita in un ambiente suddiviso per attività costituiscono le basi dell’accoglienza. Una attenzione rivolta all’ascolto dei più piccoli necessario per la loro armoniosa crescita.
La domanda che molti genitori si pongono entrando per la prima volta in un nido è come viene strutturata la routine nel momento della nanna. Il nido d’infanzia è suddiviso in sezioni che corrispondono a fasce di età (lattanti, semidivezzi e divezzi) portando a differenziare il momento della nanna in base al ritmo sonno veglia dei bambini.
Tuttavia esistono una serie di obiettivi ricorrenti e comuni. A partire dalla stanza in cui i nostri piccoli avranno modo di riposare. Un ambiente adibito esclusivamente per dormire o per tutte quelle attività ludiche che necessitano di luci soffuse e silenzio.
Abbiamo osservato come addormentarsi al nido significhi per un bambino affidarsi a una figura più grande. Un compito che dovrà avvenire con le giuste accortezze prevedendo tempi di addormentamento differente in base all’individualità dei bambini. Rispettare il tempo della nanna significa inoltre favorire un buon risveglio che in questo caso potrà essere diverso da bambino a bambino.
Come avrai intuito all’interno dell’asilo nido o materna se il tuo bimbo sarà più grande, nulla è lasciato al caso. La parola d’ordine è routine giornaliera.
So cosa pensi! All’apparenza potrà darti una sensazione molto simile alla catena di montaggio in una fabbrica.
Per i bambini è molto importante avere sempre tutto sotto controllo, sapere cosa sta per accadere. A partire dalle prime settimane di vita il neonato è bombardato da stimoli provenienti dall’esterno. Una mole di informazioni che avrà modo di immagazzinare, elaborare e utilizzare per crescere (come addormentare i bambini con il rituale della nanna).
Il mio primo suggerimento parte proprio da preparare il tuo bambino a conoscere ciò che sta per accadere. Ecco alcuni suggerimenti:
Per creare una nuova esperienza i bambini necessitano di avere sempre tutto sotto controllo e per aprirsi con fiducia conoscere l’ambiente che andrà ad accoglierlo è molto importante.
Ogni bambino è diverso con una storia personale e familiare unica oltre che un ritmo di adattamento differente. A fronte di un cambiamento i bambini possono manifestare reazioni diverse come sentirsi entusiasti della novità, tristi o arrabbiati. E no! Non esiste il manuale dell’ambientamento perfetto.
L’accoglienza e il commiato, la routine come la nanna o la pappa sono fondamentali per il benessere dei più piccoli . E per poterli riconoscere come tali c’è bisogno di rispetto dei loro tempi e dei loro bisogni.
Potrà accadere che i primi mesi ci siano dei cambiamenti nel comportamento del vostro bambino in seguito all’ambientamento al nido. Comportamenti che possono apparire come enormi balzi all’indietro mettendo in crisi il genitore sulla scelta di aver mandato il proprio piccolo al nido. Una resistenza ai pisolini di metà mattina o la necessità di avere più coccole prima di andare a nanna.
Periodi transitori che possono creare un disequilibrio nella routine della nanna che necessitano particolare ascolto, accoglienza e attenzione (progressione sonno 12 mesi).
Gestire al meglio un cambiamento così importante per i bambini è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e collaborazione con il personale educativo. Oltre allo scambio di informazioni di base sullo stato di salute del nostro piccolo, le abitudini e preferenze alimentari, progressi e difficoltà è possibile creare insieme un rituale per la nanna.
In accordo con il personale educativo è possibile:
Gli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia approvati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito dichiarano che: non è il bambino che deve adattarsi al contesto ma esso che deve essere organizzato perché possa ambientarsi usando tutte le sue risorse e sviluppare tutte le sue potenzialità.
Se la copertina di Linus o una particolare canzone rendono il tuo bimbo sicuro nel momento di addormentarsi a casa e pensi che possa essere un beneficio al nido, esprimi i tuoi dubbi e perplessità senza timore. Una continuità che lega casa al nuovo ambiente fornirà un senso di stabilità e sicurezza al tuo piccolo durante il cambiamento (nanna fuori casa: 5 consigli i pisolini).
Un bambino che entra per la prima volta in un ambiente nuovo affronta una serie di emozioni e sentimenti che non conosce. Tutti noi per dormire abbiamo bisogno di serenità, tranquillità e sapere che c’è qualcuno che ci protegge dal momento ci lasciamo andare al sonno. I bambini a maggior ragione avranno bisogno di acquisire sicurezza per sentirsi tranquilli e chiudere gli occhi per la nanna.
Alla base di una nanna serena c’è prima di tutto un genitore sereno. Per approfondire tante tematiche inerenti la nanna dei tuoi bambini corri a scoprire la Membership Dolcenanna, il luogo di incontro tra professionisti, sonno e genitori, sempre a portata di mano.