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C’era una volta una consulente del sonno che, con molto studio e impegno, coronò il suo progetto professionale eh… ebbene sì, sono una fan delle favole della buonanotte. Lo sono stata da figlia, lo sono da mamma, e continuo ad esserlo anche da professionista.
Questo non vuol dire che avere un percezione differente sia un errore o uno sbaglio, significa semplicemente che si prediligeranno altri modi per favorire il sonno notturno dei piccini.
Uno studio di Psychological Science ha, da qualche anno, fatto emergere che il linguaggio dei bambini a cui vengono lette le favole della buonanotte, si svilupperebbe in maniera più ampia, quindi con un vocabolario ampio e ricco di termini. Cosa che, in aggiunta, ha portato i ricercatori di Stanford ad affermare che questi stessi bambini mostreranno:
Già fin qui, potremmo tranquillamente affermare che leggere le fiabe ai nostri bambini sia una sana abitudine. Ma non accontentiamoci, e andiamo ad approfondire l’argomento.
Quali benefici nasconde la lettura delle favole della buonanotte? Abbiamo appena visto che la scienza sostiene ci sia uno sviluppo legato a linguaggio e capacità di apprendimento, ma possiamo anche aggiungere almeno altri 4 vantaggi concreti.
Che bella l’immaginazione, gli unicorni e tutti quei mondi magici che ci hanno fatto sognare da bambini. Ma dove sono adesso? Li portiamo nel cuore, stretti stretti, proprio nella parte di noi che ricorda la leggerezza e l’incanto dell’infanzia. Ecco, la stessa cosa avverrà per i nostri bambini.
Fantasia e creatività vanno spesso di pari passo, ed è bellissimo, a mio avviso, lasciare ai bambini la capacità e il bisogno di sognare. Forse da adulti ci si dimentica, ma nella sfera infantile, sogno e magia, sono dimensioni altrettanto importanti, quanto la scoperta reale del mondo.
Perché?! Perché con le favole sviluppiamo una forma differente di apprendimento.
Attraverso i racconti i bambini possono focalizzare con più facilità anche le proprie emozioni: le fanno loro passo dopo passo. Non bisogna immaginare qualcosa del tipo leggo oggi e domani avrà funzionato, si apprende un’attitudine.
Anche quando i bambini sono piccoli, la lettura è sempre una buona pratica, in quanto benché i piccini possano sembrare intenti a fare altro, o non troppo concentrati (perlomeno non nel modo in cui noi pensiamo a questo termine), in realtà stanno ascoltando. E non solo sentendo, proprio ascoltando e dunque come detto, apprendono.
Com’è possibile che la semplice lettura delle favole della buonanotte stimoli un universo valoriale? la risposta è molto semplice: attraverso le dinamiche del racconto.
Inoltre, proprio grazie a favole e fiabe, i nostri piccoli possono comprendere meglio la realtà circostante:
Sono solo alcuni degli argomenti che potrebbero incidere sulla crescita emotiva dei nostri figli.
Torniamo a noi e al discorso nanna, sappiamo tutti che i bambini hanno dei ritmi di sonno differenti dai nostri e che, anche con la messa a letto e l’addormentamento, abbiamo spesso il nostro bel da fare (come addormentare i bambini con il rituale della nanna?). Le favole della buonanotte, che poi non a caso si chiamano così, ci aiutano a:
Così piano piano, come magari per alcuni avviene con i rumori bianchi, il momento della lettura serale prende spazio nel rituale pre-nanna, fino a diventarne, molto spesso, uno dei momenti preferiti da bambini e genitori.
Alcune volte le famiglie che si rivolgono a me mi pongono anche una domanda del tipo “ma chi deve leggere, mamma o papà?”. Io non credo ci sia da decidere se meglio l’uno o l’altra. Potrebbe essere un momento da gestire insieme, o uno spazio riservato ad uno dei due genitori (se magari più assente su altri fronti per via del lavoro), o, ancora, semplicemente, un alternarsi tra mamma e papà, e perché no, se ci sono in quel momento altre figure, come i nonni, anche loro potrebbero cimentarsi nelle letture ai nipotini.
Con questo intendo dire, come sempre, che il come siete voi a doverlo decidere, ovviamente, tenendo conto della esigenze pratiche ed emotive di tutti voi, bambini inclusi (per settare al meglio il vostro rituale o avere un’analisi della situazione, ci sono le mie consulenze personalizzate).
Anche qui, spazio alla fantasia! Io stessa, a parte le classiche favole, ho scoperto tutto un mondo meraviglioso legato alla letteratura per bambini.
Quello che posso suggerirti è di iniziare da:
Non c’è bisogno di strafare, piccoli passi e graduali anche in questo senso. Ricorda che lo scopo è:
Anche in questo caso sappi che non c’è un unico modo di fare, dipende tanto da voi. C’è chi inizia già dai primi mesi di vita, chi preferisce attendere i 7/8 mesi e iniziare con i libri tattili e morbidi. Chi arriva anche dopo.
Non è importante il quando, quanto piuttosto il come iniziare, e il mio consiglio è:
Aggiungo anche che è importante ascoltare i bambini anche in questo. Accogliere il suo eventuale rifiuto, soprattutto all’inizio e non pretendere sia proprio come siamo abituati a vedere nei film, tutti a letto fermi e super interessati. Lascia che viva ed esplori la novità a modo suo, solo così diventerà qualcosa di bello e da coltivare a pessettini giorno dopo giorno.
Certo, se piace l’idea può essere bello anche inventare ogni sera una nuova favola della buonanotte. Unico rischio? Che il giorno dopo la voglia risentire! Ma se hai buona memoria non avrai problemi (scherzo).
Scarica anche la mia Dolcenanna App per monitorare il vostro viaggio verso la nanna dolce (scarica l’app). Adesso è disponibile anche il servizio di Analisi del diario della nanna (scoprilo subito per non perderlo!).